esperienze

Torino

Un ponte per…

Congregazione delle Suore Domenicane di Santa Caterina da Siena

Il Progetto è nato dall’ascolto e dall’incontro di due desideri: quello di alcuni giovani torinesi di poter vivere un’esperienza di missionarietà a contatto con realtà bisognose e situazioni di povertà e quello delle Suore domenicane di S. Caterina da Siena, presenti a Napoli-Quartieri Spagnoli, di poter far vivere ai bambini di strada un’estate diversa che permettesse loro di conoscere una realtà “sana” dove giocare, divertirsi e crescere.

Il Progetto, iniziato tre anni fa, consisteva originariamente in un percorso di formazione e di crescita che consentisse ai giovani (19-30 anni) di conoscere e approfondire la dimensione missionaria del loro essere cristiani, confrontandosi e lasciandosi interpellare dalle situazioni di bisogno con le quali venivano in contatto nella quotidianità.

Al ritorno da questa prima esperienza, i giovani che l’avevano vissuta avevano chiesto di continuare il cammino condividendolo con altri giovani interessati. Così il Progetto iniziale, oltre a Napoli Quartieri Spagnoli, si è aperto ad altri luoghi di missione (il Kenya e l’Argentina) e, nel corrente anno pastorale (2013-2014) anche al Benin e al Perù. Per fare in modo che l’esperienza missionaria non rimanesse all’interno del gruppo di giovani che via via si era creato (ca. 20/25), era stato chiesto loro fin dall’inizio di informarne il parroco e di chiedergli, se possibile, di condividere la loro esperienza con la comunità parrocchiale di appartenenza. Inoltre negli ultimi due anni i giovani che sono partiti per esperienze di missione sia in Italia che all’estero, hanno ricevuto il mandato dal Vescovo di Torino come membri di una Chiesa che si apre ad altre Chiese sorelle.

Per mantenere i contatti sia con i membri del gruppo che con amici, parenti, comunità della Congregazione e persone che si erano dimostrate interessate al Percorso anche non facendone parte, è stata pensata una ”Staffetta missionaria”. Tale staffetta consiste nel mettere in comune in itinere l’esperienza missionaria (attraverso il blog www.caterinadom.blogspot.it. Ciò ha permesso la condivisione del percorso e ha fatto sì che i giovani si sentissero sostenuti e accompagnati da persone per loro significative in quanto stavano vivendo.

Campo di intervento

Sostegno all’unità della persona, affettività, fragilità, sostegno alla non violenza e percorsi di legalità.

Soggetti coinvolti nell’iniziativa

suore delle comunità di Torino e di Napoli-Quartieri Spagnoli e, per il corrente anno pastorale, anche della comunità di Paramonga in Perù;  bambini ed educatori di Casa Efraim (Napoli); laici e volontari presenti nelle diverse realtà di missione con le quali si viene a contatto (Nairobi, Santiago del Estero, Lima, Cotonou).

Soggetti destinatari

Giovani della Diocesi di Torino, dai 18 ai 30 anni circa, che desiderano vivere un percorso di formazione e crescita personale alla scoperta della loro vocazione alla missionarietà.

Finalità dell’iniziativa

  • crescere in una spiritualità missionaria che permetta di condividere la propria esperienza di vita con le persone e le realtà che di volta in volta si incontrano;
  • crescere in umanità, nell’accettazione e nell’ascolto di se stessi, dell’altro, delle situazioni di bisogno incontrate;
  • conoscere realtà “lontane” geograficamente e le loro povertà e riconoscere realtà più “vicine” (ad es.: della città dalla quale proveniamo) che spesso hanno bisogno dello stesso sostegno umano, educativo e di solidarietà;
  • decidere di rendersi disponibili al servizio e viverlo concretamente attraverso semplici attività in collaborazione con chi vive nelle comunità di accoglienza;
  • crescere nella consapevolezza che la propria vita è un dono da donare a nostra volta;
  • condividere la vita di una comunità domenicana per alcuni giorni. Vivere i momenti di preghiera, di studio, di fraternità e viverne insieme il discernimento per la missione specifica alla luce del Vangelo.

Strumenti

Incontri di formazione sulla Parola di Dio, sugli atteggiamenti da vivere, su usi e costumi delle realtà di missione; condivisioni con testimoni che hanno già vissuto un’esperienza di missione (in Italia o all’estero); partecipazione agli incontri organizzati dall’Ufficio missionario della Diocesi di Torino durante il percorso di formazione missionaria rivolto, in modo specifico, ai partenti. 

Frutti sul territorio

  • conoscenza da parte dei giovani di nuove realtà di povertà, diverse da quelle comunemente conosciute;
  • crescita da parte dei giovani che vivono l’esperienza di alcuni valori (solidarietà, condivisione, responsabilità; impegno concreto nel servizio sul territorio, …);
  • richiesta da parte delle parrocchie di provenienza dei giovani della Diocesi di Torino di condivisione dell’esperienza di missione vissuta;
  • richiesta da parte di altri giovani, spesso amici dei partenti, di vivere sia il percorso formativo che l’esperienza di missione;
  • richiesta di qualche giovane di effettuare tirocini formativi o semplicemente di condivisione di vita, per periodo di più lunga durata (alcuni mesi), a Casa Efraim – Napoli Quartieri Spagnoli. 

Eventuali difficoltà e criticità incontrate

  • programmare a priori le attività da svolgere come servizio nelle realtà di accoglienza;
  • conoscere con sufficiente anticipo quali giovani sono effettivamente intenzionati a vivere l’esperienza (soprattutto quella di Napoli-Quartieri Spagnoli) per dare loro una migliore preparazione.

Eventuali proposte per superare il nodo problematico

Non siamo in grado di proporre soluzioni ai nodi problematici incontrati in quanto non dipendono dall’organizzazione del Progetto ma da situazioni, generate dalle più svariate motivazioni, che di volta in volta si presentano e che non sono prevedibili (almeno nella maggior parte dei casi). Ciò che riteniamo importante fare è rimanere in ascolto di tali situazioni e crescere nell’accoglienza e nella disponibilità a cambiare programma mantenendo fissi gli obiettivi formativi che ci siamo poste.

Riflessioni conclusive e prospettive

Camminando con i giovani, in questi tre anni abbiamo visto crescere in loro il desiderio di donarsi e di testimoniare Gesù Cristo nella quotidianità. E’ cresciuto in loro il sentirsi parte di una Chiesa che è famiglia e che abbraccia il mondo intero. Da qui nasce anche l’atteggiamento con il quale si sono posti accanto alle persone che hanno incontrato: uno stile di condivisione di vita, di semplicità, di ascolto e di rispetto con il desiderio di “mettersi in gioco” e di spendere la loro vita come dono per gli altri. Il progetto continuerà anche nel prossimo anno pastorale (2014-2015) cercando di rendere i giovani sempre più protagonisti del loro cammino formativo. In concreto, oltre alle condivisioni di esperienza che faranno nelle comunità di appartenenza, una di loro parteciperà al Convegno missionario che si terrà a Milano in settembre e ne condividerà i contenuti con il resto del gruppo. Inoltre parteciperemo anche al Convegno missionario nazionale di Sacrofano del novembre 2014. Il percorso, anche nel prossimo anno, prevederà incontri di formazione, di confronto e tenderà ad aprirsi per guardare le povertà del territorio nel quale viviamo.

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