esperienze

Udine

Catechesi con le famiglie

Parrocchie di Santa Margherita del Gruagno, Nogaredo/Faugnacco e Moruzzo

L’esperienza è iniziata la Prima domenica di Avvento del 2009 con il primo incontro dei genitori (di due parrocchie seguite all’epoca dal nostro parroco) che chiedevano l’iniziazione cristiana per i loro figli (prima e seconda elementare). Il percorso veniva proposto per la durata di anni 4 (7 incontri all’anno fino all’anno della Prima Comunione dei fanciulli coinvolti). Tuttavia, al termine dei quattro anni di percorso molti genitori hanno chiesto di continuare il loro cammino di ricerca e approfondimento che è tuttora in atto.

Nel frattempo hanno iniziato il percorso altri 5 gruppi di genitori e sono stati coinvolti anche quelli di una terza parrocchia affidata al parroco. 

Campo di intervento 

Trasmissione della fede.

Soggetti coinvolti

I soggetti coinvolti nell’esperienza sono le famiglie, gli animatori dei gruppi di genitori (una domenica al mese per 7 mesi nell’arco dell’anno pastorale), i catechisti dei fanciulli (3 sabati al mese più le domeniche dedicate), gli animatori dell’oratorio (intrattengono i fratelli più piccoli consentendo a entrambe i genitori di partecipare agli incontri). 

Soggetti destinatari, finalità dell’iniziativa, strumenti

I soggetti destinatari, come anticipato, sono le famiglie e la finalità è quella di “rimettere” nelle mani dei genitori il loro ruolo di principali trasmettitori della fede, permettendo contemporaneamente a quelli che già credono e partecipano attivamente alla vita della parrocchia di fare un percorso di crescita insieme ai loro figli.

Frutti sul territorio

L’esperienza iniziata con le famiglie, nonostante le difficoltà, ha promosso lo sviluppo di relazioni, in particolare tra gli adulti, favorendo un clima più… familiare e collaborativo, non solo durante la messa domenicale, ma anche nell’ambito delle altre iniziative organizzate nelle varie parrocchie (p.e. pellegrinaggio a chiusura dell’anno pastorale, campo estivo per i ragazzi…).

Un altro importante frutto è che alcuni genitori si sono a loro volta messi a disposizione per animare altri gruppi di genitori, dando un forte segnale alle comunità e un bellissimo ed ineguagliabile esempio ai loro figli.

Eventuali difficoltà e criticità incontrate

La difficoltà più grande è quella di trovare, nel tempo, persone disposte ad accompagnare i gruppi di genitori. Molti catechisti si sentono “impreparati” o “incapaci”; un’altra difficoltà, molto più pratica, è quella di trovare spazi sufficienti ad ospitare tutti i gruppi, soprattutto quando, come nel nostro caso, nessuno vuole smettere di incontrarsi.

Quest’ultimo anno pastorale, per esempio, con 6 gruppi di genitori, 6 gruppi di fanciulli e ragazzi e l’oratorio impegnato con i fratelli più piccoli, abbiamo avuto grosse difficoltà con gli spazi, dovendo alla fine decidere di utilizzare stanze in due delle tre parrocchie coinvolte, ritrovandoci poi insieme per la Santa Messa.

Un’altra difficoltà è quella di riuscire a coinvolgere e far partecipare al pranzo comunitario, che viene proposto in tutte le 7 domeniche di catechesi con le famiglie, tutti i soggetti coinvolti nel progetto.

Eventuali proposte per superare il nodo problematico

Una prima proposta è quella di “limitare” il percorso con le famiglie ai quattro/cinque anni pensati inizialmente, favorendo poi l’incontro di quei genitori che desiderano continuare il loro percorso con altre modalità (incontro serale o in un’altra domenica del mese), cercando comunque, là dove è possibile, di trovare delle soluzioni che possano permettere ai genitori di partecipare come coppia.

Una seconda proposta è di formare i catechisti, gli adulti, o le coppie di genitori che si rendono disponibili per questo servizio, facendo comprendere loro che animare un gruppo di genitori non significa “tenere” una serie di conferenze o lezioni, ma semplicemente camminare insieme, parlando con loro di quel Dio che portiamo nel cuore e di cui facciamo esperienza ogni giorno. 

Riflessioni conclusive e prospettive

La mia esperienza di catechista, pur nelle fatiche e nelle difficoltà che tutti incontriamo, è stata sempre molto appassionante, ma devo dire che questi ultimi anni passati con i genitori mi hanno profondamente cambiata. Sono fortemente convinta che questa sia la strada che in questo momento ci viene chiesto di seguire per riportare nelle case e nel cuore delle persone quella Buona Notizia che può cambiare la nostra vita e quella delle nostre comunità cristiane.

A noi il compito di perseverare, nonostante le difficoltà e i numeri che molto spesso sembrano darci torto, e di non cedere alla tentazione del più facile e meno impegnativo “fare come sempre”.

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment.