Giovani, vita e Vangelo
“Giovani, vita e Vangelo” è un progetto che punta a far nascere e crescere, nel cuore dei ragazzi di oggi, vere e proprie vocazioni cristiane. Non solo sacerdotali e religiose ma anche familiari e laiche
Il progetto è rivolto a tutti i giovani e i ragazzi, in particolar modo a quelli in ricerca. A ragazzi singoli o sposati, che vogliono provare a vivere una vita concretamente molto evangelica. Esperienza che può essere vissuta investendo in tale progetto diversi anni della propria vita, oppure solo dei mesi, settimane, giorni.
L’idea di un progetto simile nasce dal verificare che oggi tanti giovani e ragazzi vivono e crescono ormai in un contesto fortemente scristianizzato. L’ambiente attorno fa divenire tutto più importante di dio.
Dio, la chiesa, il vangelo vengono sempre dopo tutto: dopo la scuola, le proprie attività, le proprie passioni, i propri svaghi… Alla fine, se avanza tempo, nella vita ci mettiamo anche un po’ di religione.
Nel progetto si ribalta completamente questa scala di valori.
Prima di tutto il vangelo, sul quale costruire il vissuto quotidiano.
L’idea prende forza nel constatare che di giovani, ragazzi che vogliono una vita che parte dal vangelo ce ne sono, e non sono pochi!
Han bisogno solo di un contesto, di una realtà che li aiuti a vivere alla luce della parola di Dio.
Si è creata una comunità di giovani che, uscendo un po’ dagli schemi quadrati del nostro mondo moderno, impostano le loro giornate cercando di capire cosa il signore vuole da ciascuno.
Non è più un vivere perché il mondo insegna così, ma è un vivere cercando di mettere in pratica ciò che vien detto dalla parola di dio.
Il mondo insegna a guardare avanti, verso chi ha più di noi, per desiderare d’avere sempre di più. Qui vogliamo imparare a guardare indietro verso chi non ha, per imparare a condividere cio’ che abbiamo.
I pilastri portanti di questo progetto sono tre:
- La preghiera – silenzio
Confronto continuo con il vangelo, con la parola di dio.
Fermarsi per imparare a guardarsi dentro, nel cuore, per imparare a conoscersi e a capire cosa si cerca e si vuole dalla vita.
Far nascere degli interrogativi ai quali poi impegnarsi a dar risposta.
Concretamente
- la preghiera è impostata sui ritmi della liturgia delle ore,
- (lodi, ora media, vespri, compieta)
- si vive l’adorazione quotidiana.
- La carità – attenzione agli ultimi
In comunità si impara concretamente ad amare guardando al vangelo,
E’ una scuola dove imparare la gratuità e dove imparare a girarsi indietro verso chi ha bisogno
Smettendo di guardare solo avanti, come ci insegna il nostro mondo, per invidiare chi ha di più.
Concretamente:
- si sostengono alcune missioni, (missioni oratoriane, OMG, diocesane)
- si cerca di portar sostegno ai poveri del territorio (collaborando con Caritas, San Vincenzo, ecc.)
- si sostiene il lavoro educativo in alcuni oratori
- L’arte – imparare a fare bene le cose
Si impara, nella vita di comunità a far bene qualcosa in particolare, imparare un’arte è per noi importante, perché le cose quando sono fatte con arte portano a dio.
Concretamente:
- si impara l’arte delle icone
- si impara l’arte dell’orto
- si ha in progetto a breve di imparare l’arte delle vetrateE altre arti quando ne troveremo i maestri
Chi sceglie di vivere in comunità mette la sua vita sotto i riflettori del vangelo, ciò significa che deve essere disposto a mettersi molto in discussione, in gioco.
Può anche continuare a fare quello che faceva prima di venire ad abitare nella comunità: portare avanti i suoi studi, continuare il proprio lavoro, ecc. Ma tutto, anche quel lato della propria vita deve essere riletto alla luce della parola di dio.
Se uno sceglie di venir a vivere in comunità mantenendo gli impegni della propria vita, (lavoro, studio), è chiaro che dovrà adattare la vita della comunità ai suoi orari, dovrà sacrificare l’idea di imparare un arte, perché quel tempo è preso dai propri studi
O dal proprio lavoro.
Invece rimarranno fondamentali il ritmo della preghiera e l’impegno di carità che si è scelto.
È possibile che chi sceglie di venir ad abitare in comunità, sia un giovane che ha bisogno di staccare con tutto quel che stava facendo, in tal caso può vivere appieno i ritmi della comunità: preghiera, arte, carità.
È un vero e proprio tempo regalato al signore, tempo di discernimento e crescita spirituale.
Una giornata tipo all’interno della comunità
Ore | Attività per chi vive la comunità a tempo pieno | Attività per chi vivendo nella comunità ha il suo studio, il suo lavoro |
06.30 | Sveglia | Sveglia |
07.00 | Lodi | Lodi |
07.20 | Colazione | Colazione |
07.40 | Pulizie | Pulizie o partenza x il lavoro |
08.00 | Inizio attività d’arte | Inizio studio-lavoro |
12.20 | Ora media | Ora media |
12.30 | Pranzo | Pranzo |
13.00 | Pulizie | Pulizie |
13.30 | Inizio attività di carità | Lavoro e studio o attività di carità |
17.30 | Continua attività di carità | Per chi ha lavorato inizio attività di carità |
19.00 | Vespri | Vespri |
19.30 | Cena | Cena |
20.30 | Attività di carità | Attività di carità |
Durante tutto il giorno a turno si passa un’ora in chiesa per l’adorazione
Una sera a settimana e’ utilizzata per far formazione e confronto in comunità
Come si pubblicizza il progetto? Come lo si propone ai giovani?
- anzitutto attraverso un passaparola tra i giovani che già sono nella comunità, attraverso i giovani vicini alla chiesa, agli oratori, facendolo conoscere alla pastorale giovanile.
- attraverso la direzione spirituale, quale proposta forte a giovani e ragazzi in seria ricerca
- attraverso le scuole: con una proposta mirata soprattutto alle classi di quinta superiore, invitando i ragazzi (chi lo desidera), a vivere un anno speciale della propria vita facendone dono al signore e agli altri. Una volta c’era il servizio civile o (per le ragazze), l’anno di volontariato sociale che ricoprivano un po’ questa funzione.
Proporre una realtà di questo tipo, curata e accompagnata è per molti ragazzi una svolta cruciale per la propria esistenza.
Un anno così aiuta immensamente anche i ragazzi, spesso indecisi a quell’età, a capire bene cosa fare della loro vita da li innanzi, quale università scegliere, quale vita desiderare.
Altra osservazione: un anno di questo tipo è molto utile anche ai tanti giovani in cerca di lavoro o di futuro in un tempo in cui trovarlo è cosa piuttosto ardua.
Il progetto è stato realizzato In una parrocchia. Ma sarebbe meglio realizzarlo in una canonica con accanto una chiesa dove questa non svolge le funzioni di parrocchia o, se ciò non è possibile, che la parrocchia sia di dimensioni estremamente ridotte per non avere delle incombenze che distoglierebbero l’attenzione dalla realizzazione del progetto.